Parassotoide di Aleurodidi
Gli Aleurodidi. Gli adulti degli Aleurodidi misurano ca. 1 mm e sono tipicamente ricoperti di una pruina cerosa biancastra. In serra sono solitamente due le specie presenti: Trialeurodes vaporariorum e Bemisia tabaci. Gli adulti di questa seconda specie sono distinguibili dalla prima perché le ali sono ripiegate a tetto in posizione obliqua rispetto a T. vaporariorum, che invece, di solito, tiene le ali in posizione parallela al supporto. Inoltre i pupari di B. tabaci sono giallastri, a forma di goccia, più irregolari e con meno raggi cerosi rispetto a quelle di T. vaporariorum. I cenni di biologia di seguito riportati si riferiscono a quest’ultima specie. La femmina di T.vaporariorum depone le uova (0,2 mm) sulla pagina inferiore delle foglie apicali della pianta. La neanide che sguscia è inizialmente mobile per poche ore, fintanto che non abbia trovato un sito ideale nel quale fissarsi. In seguito approfondisce i propri stiletti boccali nel tessuto vegetale e inizia ad accrescersi nei successivi stadi giovanili (4 stadi neanidali e un pupario). Dal pupario sfarfalla l’adulto attraverso una tipica apertura a T. Su pomodoro lo sviluppo preimmaginale da uovo a adulto dura ca. 20 giorni a 27°C o 38 giorni a 17°C, ma su altre piante può essere più (come la melanzana) o meno rapido. Anche la fertilità dipende dalla pianta ospite: a 17°C una femmina depone 100‐150 uova su pomdoro, 250‐300 su cetriolo e 450‐600 su melanzana.
Danni. Gli adulti e gli stadi giovanili si nutrono di linfa dalla pianta. La produzione elevata di melata è causa di imbrattamento delle foglie e dei frutti, che così non sono commerciabili. Spesso sulla melata si insediano anche dei funghi della fumaggine (Cladosporium spp.), che limitano sostanzialmente la fotosintesi e la respirazione della pianta. Inoltre gli aleurodidi possono trasmettere virosi; tra queste B. tabaci è in grado di trasmettere TYLCV, il Virus dell’arricciamento fogliare giallo del pomodoro.
Il parassitoide Encarsia formosa. Encarsia formosa è originaria dell’America Centrale, ma ormai è presente in tutto il mondo. La popolazione di E. formosa è composta esclusivamente di femmine che misurano ca. 0,6 mm; esse sono nere con l’addome tipicamente giallo, mentre i maschi, estremamente rari, sono completamente scuri. La femmina si riproduce per partenogenesi telitoca e quindi non necessita di accoppiamento; depone le proprie uova preferibilmente nel 3° o 4° stadio di neanide degli aleurodidi. Dopo ca. 10 giorni dopo la parassitizzazione (a 23°C) la larva di E. formosa si impupa e contemporaneamente il pupario di T. vaporariorum vira al nero, così da rendere evidente l’avvenuta parassitizzazione. Dopo ca. altri 11 giorni dal pupario, praticando un foro circolare, sfarfalla l’adulto di E. formosa. Lo sviluppo preimmaginale del parassitoide dura quindi ca. 21 giorni a 23°C, ma può variare da 15 giorni a 26°C fino a 32 giorni a 18°C. Una femmina di E. formosa depone ca. 10‐15 uova al giorno e vive in condizioni ottimali fino a 2‐3 settimane. Con le alte temperature la durata della vita da adulto si riduce a pochi giorni.
E. formosa può anche parassitizzare B. tabaci, ma il pupario assume un colore marroncino e non annerisce. Quando sono compresenti entrambe le specie, E. formosa “preferisce” parassitizzare T. vaporariorum. L’adulto di E. formosa si alimenta di melata, ma può anche infiggere l’ovopositore nell’ospite (soprattutto le neanidi più giovani, inadatte alla parassitizzazione) e nutrirsi dell’emolinfa che sgorga dalle ferite (host‐feeding). In totale una femmina di E. formosa parassitizza in media 250 aleurodidi (al massimo 450) e può uccidere mediante host‐feeding ulteriori 30 (fino ad un massimo di 70) aleurodidi.
CONSIGLI PER L’IMPIEGO
Colture. Encarsia formosa è utilizzato da decenni per il controllo degli Aleurodidi su colture orticole ed ornamentali.
Lancio del parassitoide. Lo scopo dei lanci inoculativi del parassitoide è quello di ottenere anticipatamente un buon equilibrio tra le popolazione dell’ausiliare e del fitofago. Per tale motivo è buona regola applicare sulla coltura delle trappole cromotropiche (Glutor giallo) o ispezionare accuratamente le piante. Alla comparsa dei primi Aleurodidi è consigliabile iniziare un programma di lanci settimanali fino al raggiungimento di un sufficiente livello di parassitizzazione (ca. 70‐80 %).
Aprire il barattolo contenente i pupari solo all’interno della serra; non preoccuparsi se qualche adulto è già sfarfallato. Disperdere il contenuto del flacone sulle foglie o anche su cartoncini che possono fare da supporto; distribuire i pupari in modo regolare su tutta la superficie interessata, potenziando il lancio nei focolai di infestazione.
Condizioni ottimali. Con temperature inferiori a 18°C l’adulto di E. formosa vola molto raramente, così la sua capacità di ricerca dell’ospite viene sensibilmente ridotta; non impiegare il parassitoide durante l’inverno se non in serre riscaldate con temperature notturne di almeno 15‐16°C; a temperature superiori a 30°C la vita da adulto dura pochi giorni. Se il parassitoide è stato lanciato tardivamente, l’abbondante produzione di melata degli aleurodidi sulle foglie riduce la mobilità e la capacità di ricerca di E. formosa. La recisione delle foglie più basse (una pratica agronomica molto comune) prima che da queste siano sfarfallati gli adulti di E. formosa, può ridurre l’efficacia dei lanci.
E. formosa può/deve essere usata in combinazione con agrofarmaci selettivi, ma è opportuno distanziare di almeno un giorno il lancio del parassitoide con qualsiasi trattamento chimico. I trattamenti polverulenti riducono di molto l’efficacia del parassitoide. Alcuni agrofarmaci (ad esempio, i piretroidi) hanno una lunghissima persistenza nei confronti di E. formosa. In caso di dubbi inerenti la selettività di un determinato principio attivo verso E. formosa contattare l’Area Tecnica BIOGARD di CBC (Europe) S.r.l. (tecnicobiogard@cbceurope.it). L’impiego di prodotti selettivi o abbattenti per gli adulti di Aleurodidi in determinate fasi del ciclo colturale e/o il lancio combinato del predatore Macrolophus pygmaeus oltre a migliorare l’efficacia, possono consentire sostanziali riduzioni dei quantitativi di lancio riportati di seguito.
CAMPI E DOSI DI IMPIEGO
Pomodoro: 12‐20 pupari parassitizzati/m² ripartiti in 4‐6 lanci a cadenza settimanale; iniziare i lanci subito dopo il trapianto o/e alla comparsa dei primi adulti di Aleurodide
Melanzana: 16‐28 pupari parassitizzati/m² ripartiti in 4‐6 lanci a cadenza settimanale; iniziare i lanci subito dopo il trapianto o/e alla comparsa dei primi adulti di Aleurodide
Altre orticole: eseguire lanci con un numero di pupari parassitizzati intemedio tra quello indicato per pomodoro e quello indicato per melanzana
Poinsettia: 0,5‐2 pupari/pianta in 10‐16 lanci per un totale di 15‐20 pupari/pianta; iniziare i lanci dopo la rinvasatura delle piante una volta sistemate definitivamente in serra
L’obiettivo di BIOGARD® è trovare la soluzione ideale per te e per le tue colture, seleziona i tuoi interessi
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