Anthocoris nemoralis

Predatore di Psille

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Conservazione

Il prodotto va tenuto in un luogo fresco ed utilizzato appena possibile.

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Barattolo di plastica da 500 individui
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Descrizione

A. nemoralis è un predatore della famiglia Anthocoridae, adattato ad un regime dietetico di tipo eterofago, basato in alcune fasi del ciclo di polline e poi dalla predazione di afidi, ragnetti rossi e soprattutto psilla, che individua dopo la fioritura attratto dai cairomoni emessi dalla melata prodotta dalla crescente popolazione della stessa. Si tratta del più noto ed efficace fattore di contenimento naturale della psilla del pero in Europa, ma può essere utilizzato con successo anche contro altre specie di psille, come la psilla dell’eucalipto, Glycaspis brimblecombei, dell’albizzia, Acizzia jamatonica, del bosso, Psylla buxi e dell’alloro, Lauritrioza alacris. L’antocoride sverna da adulto nelle siepi, nella vegetazione selvatica o nei residui fogliari. Con i primi tepori primaverili diviene attivo, cibandosi di polline e di afidi, ragnetti rossi o adulti di psilla. Le popolazioni selvatiche migrano dalle siepi verso i pereti, dove iniziano subito a riprodursi e a predare la psilla. La femmina ovidepone sulla pagina inferiore delle foglie e le neanidi neonate iniziano subito a predare voracemente uova e neanidi di psilla. L’interazione tra le popolazioni del predatore e quelle del fitofago non è del tutto prevedibile. Può accadere che un pereto risulti per uno o più anni esente di attacco di psilla, e in altri anni si registrino invece elevate pullulazioni del fitofago. In alcune annate le popolazioni selvatiche di A. nemoralis hanno in maggio‐giugno una bassa densità, probabilmente per le temperature rigide, le gelate tardive che possono falcidiare gli stadi giovanili del predatore, la carenza di prede nei mesi primaverili, periodi di elevata piovosità, ecc. I programmi di lancio del predatore hanno lo scopo di evitare questi ostacoli, anticipando l’insediamento delle popolazioni naturali del predatore nel pereto e limitando al massimo lo sviluppo della psilla.

Campi e dosi di impiego

A. nemoralis è il più noto ed efficace fattore di contenimento naturale della psilla del pero e di altre specie di psille. Normalmente il lancio di 1500-2000 adulti/ha è sufficiente per garantire un contenimento ottimale della psilla; a volte nei pereti storicamente più infestati o con popolazioni selvatiche di antocoridi particolarmente rarefatte a causa di trattamenti non selettivi, possono essere necessari anche 2500 predatori/ha. Si consiglia di ripartire il quantitativo di lancio in 2‐3 soluzioni cercando di evitare il lancio con una previsione di gelate entro qualche giorno. E’ consigliabile distribuire il predatore tramite almeno 5-8 punti di lancio/ha; allo scopo si possono utilizzare gli appositi supporti in cartoncino che possono temporaneamente contenere il predatore e il materiale disperdente. Eseguendo il primo lancio precocemente, tra fine marzo‐metà aprile, è possibile insediare una popolazione di antocoride che (assieme e/o a supporto di quella selvatica) può mantenere sotto controllo la psilla. In caso di impiego di insetticidi non selettivi in questa fase, si consiglia di eseguire il primo lancio dopo la fioritura.

Formulazione

A.nemoralis è confezionato allo stato di adulto in barattoli di plastica con pula e vermiculite come materiale disperdente.

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