Aphelinus abdominalis

E’ un tipico imenottero afelinide, comune in Europa. L’adulto misura circa 3 mm, con zampe e antenne corte; la femmina ha il torace nero e l’addome giallo; il maschio è più piccolo e con l’addome scuro. La sex-ratio è pari a 1:1. L’afelinide non vola frequentemente e affida l’attività di ricerca di un afide a rapidi spostamenti sulla superficie fogliare e una volta individuata la vittima questa viene ispezionata con le antenne per verificarne l’idoneità alla parassitizzazione; superata questa fase la femmina si gira e inietta l’uovo tramite l’ovopositore all’interno del corpo dell’ospite. A. abdominalis può parassitizzare tutti gli stadi dell’ospite, comprese le forme alate. La larva del parassitoide si sviluppa all’interno del corpo dell’afide e a 20°C si trasforma in pupa in circa 7 giorni; la mummia ha un colore nero e dopo circa 8 giorni dopo la sua formazione sfarfalla l’adulto. La specie è contraddistinta da un lungo periodo di ovideposizione; la femmina inizia ad ovideporre 3-4 giorni dopo lo sfarfallamento e parassitizza 5-10 afidi al giorno per un periodo di circa 8 settimane. Normalmente l’adulto del parassitoide si alimenta di melata ma può anche alimentarsi direttamente di afidi (Host-feeding). L’impiego ottimale di A. abdominalis richiede una buona luminosità e temperature sufficientemente alte.

Dosi e campi di applicazione

Sebbene A. abdominalis parassitizzi numerose specie di afidi, viene principalmente impiegato contro Macrosiphum euphorbiae e Aulacorthum solani in colture protette di peperone, pomodoro, melanzana, fagiolo, gerbera, rosa e crisantemo. Il parassitoide va introdotto nelle colture al primo rilevamento dell’attacco, lanciando nei focolai di infestazione 0,2-5 individui/m², con lanci cadenzati settimanalmente in funzione del tipo di coltura e delle circostanze.

Formulazione

A.abdominalis è confezionato allo stato di mummia o adulto neosfarfallato in barattoli di plastica con segatura come materiale disperdente.