Aphidius ervi

A.ervi ha un aspetto macroscopico simile a quello di A. colemani, anche se di dimensioni doppie, sviluppandosi a spese di afidi di taglia più grande, solitamente appartenenti ai gen. Macrosiphum, Aulacorthum e Acyrtosiphon. La parassitizzazione avviene in modo simile ad A. colemani. L’afide parassitizzato continua a nutrirsi normalmente per 3 giorni (il tempo della schiusura dell’uovo al suo interno); quindi la larvetta inizia ad alimentarsi a spese degli organi interni non vitali. La mummia assume un aspetto giallo-marrone e da essa sfarfalla un nuovo adulto. A 14°C lo sviluppo preimmaginale del parassitoide impiega 26 giorni, a 20°C 13,5 giorni e a 23°C circa12 giorni; nel corso della sua vita la femmina depone fino a 350 uova, in larga misura nei primi 5-7 giorni dallo sfarfallamento, con una media di circa 50 uova/giorno. La specie possiede un’ottima capacità di ricerca della vittima. A. ervi viene principalmente impiegato per la lotta biologica contro M. euphorbiae e A. solani.

Dosi e campi di impiego

Può essere utilizzato su colture di pomodoro, melanzana, peperone, gerbera, cetriolo e fragola a bassi dosaggi; si consiglia di distribuire prima della comparsa dei focolai d’infestazione 0,1 individui/m²; in presenza di colonie di afidi il lancio deve essere potenziato fino a 0,5-2 individui/m². Sono necessarie almeno 2-4 introduzioni a cadenza settimanale. Nei barattoli gli eventuali adulti presenti vanno lasciati uscire e poi si versa il contenuto della confezione sulle foglie od utilizzando appositi secchiellini appesi nella vegetazione. Tutti gli insetti sfarfallano nel giro di pochi giorni e si distribuiscono nella vegetazione alla ricerca delle loro vittime.

Formulazione

A.ervi è confezionato allo stato di mummia o adulto neosfarfallato in barattoli di plastica con segatura come materiale disperdente.