Parassitoide di Afidi
Dettagli
A.aphidimyza è un dittero Cecidomiide, presente in Europa, Nord America e Asia. L’adulto misura 2,5 mm ed è contraddistinto da un esile corpo munito di lunghe zampe; le antenne del maschio sono lunghe, piumose e ripiegate all’indietro sul corpo, quelle della femmina sono corte e scure. Solitamente il cecidomiide è attivo di notte e la femmina ovidepone dopo il tramonto; la fecondità è pari a circa 100 uova e dipende anche dall’alimentazione della larva e dell’adulto. L’uovo è di colore arancione, schiude dopo 2-3 giorni e la larva neonata inizia prontamente ad alimentarsi di afidi. Il ciclo si svolge attraverso 3 stadi larvali, tutti di colore arancione, e la pupa si forma dopo 7-14 giorni nel terreno; da quest’ultima 7-14 giorni dopo sfarfalla l’adulto. Le uova sono deposte in associazione con le colonie di afidi, stante il fatto che la capacità di ricerca della preda che contraddistingue la larva corrisponde a 6 cm circa a partire dal sito di ovideposizione; sebbene quest’ultima necessiti di almeno 5 afidi per completare il suo sviluppo, nella realtà ne preda di più di quanti ne consumi. La larva paralizza l’afide iniettandogli all’interno del corpo un veleno che predigerisce l’emolinfa in 10 minuti. A. aphidimyza preda almeno 70 diverse specie di afidi. L’adulto si alimenta di melata e vive da 7 a 10 giorni; in assenza di cibo o con clima secco la longevità si riduce ulteriormente. L’accoppiamento avviene dopo il tramonto. Nelle regioni temperate la specie sverna come pupa in diapausa generalmente a partire dalla fine di settembre e fino ad aprile; in serra la diapausa può essere interrotta dalle elevate temperature primaverili.
Campi e dosi di impiego
A differenza di altri ausiliari, A. aphidimyza può essere utilizzato su diverse colture orticole e ornamentali contro ogni specie di afide, introducendolo preventivamente in combinazione con dei parassitoidi (A. colemani, A. ervi o A. abdominalis) nella quantità di 2-4 unità/m2, intervenendo con 2-3 lanci settimanali consecutivi. A.aphidimyza ama le temperature miti pertanto il suo uso è riservato ai periodi nei quali le temperature minime in serra restano stabilmente sopra i 15°C, quindi meglio dalla primavera sino all’autunno se non in serre calde. Le pupe, disperse in materiale inerte umido, vanno distribuite utilizzando i secchiellini in dotazione agganciandoli alla base delle piante, od anche sparse direttamente al suolo se umido e senza rischi di predazione da formiche. Gli adulti emergono nell’arco di una settimana per cui lungo questo periodo occorre che restino umide, se necessario anche nebulizzando con acqua il contenuto versato nei secchiellini. Non è necessario effettuare la distribuzione a ridosso delle piante colpite perchè gli adulti sono comunque in grado di trovare gli afidi a distanza.
Formulazione
A.aphidimyza è confezionato allo stato di pupa (dalle quali sfarfallano gli adulti) in barattoli di plastica con vermiculite come materiale disperdente.
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