Aphidius colemani

Parassitoide di Afidi.

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In frigorifero. NON congelare! Eseguire il lancio entro e non oltre 18 ore dalla consegna!

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500 mummie di afidi parassitizzati frammiste a vermiculite inumidita
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Descrizione

Gli afidi. Aphidius colemani è un parassitoide di numerose specie di afidi come Myzus persicae e Aphis gossypii. Di seguito viene riportata una breve descrizione di Aphis gossypii e Myzus persicae, considerati i più pericolosi e difficili da controllare anche a causa della comparsa di popolazioni resistenti a numerosi aficidi.

Aphis gossypii, chiamato anche Afide del cotone, è un piccolo afide (0,9-1,8 mm) con i cornicoli neri. il colore varia dal giallo chiaro al verde scuro, ha codicola corta e antenne più corte del corpo. A. gossypii è originario di areali più caldi, ma è ormai distribuito dovunque, soprattutto in serra. Le colture più attaccate sono cetriolo, zucchino, melone, cocomero e melanzana, ma anche ornamentali come ibisco e crisantemo. Nelle regioni settentrionali con inverni freddi, A. gossypii sverna come uovo durevole su Hibiscus syriacus, Catalpa o Rhamnus; da lì si sviluppano le prime generazioni fino alla metà di maggio, quando compaiono le forme alate che migrano sugli ospiti secondari, rappresentati soprattutto da Solanacee e Cucurbitacee. In autunno l’afide ritorna sull’ospite primario per la deposizione delle uova durevoli. Nelle colture protette si svolgono cicli ininterrotti (anolocicli).

Myzus persicae, conosciuto anche con Afide verde del pesco, è un afide di piccole dimensioni (1,2-2,6 mm), con colore variabile dal giallo-verde chiaro al verde, a volte anche rosso. I cornicoli sono di dimensioni medie e le antenne lunghe fino ai cornicoli. Nelle regioni temperate M. persicae sverna di solito come uovo durevole sul suo ospite invernale (pesco o altre Drupacee). Dopo alcune generazioni sul suo ospite primario si sposta su diverse colture erbacee, per fare ritorno sul pesco a fine ciclo per la deposizione delle uova durevoli. Anche M. persicae può svolgere cicli ininterrotti (anolocicli) sulle colture protette. M. persicae infesta molte colture orticole (peperone, pomodoro, melanzana, cetriolo, lattuga), ornamentali (crisantemo, geranio) e di pieno campo (patata, tabacco, bietola, cavolo, spinacio); può trasmettere più di 100 virosi.

Il parassitoide Aphidius colemani è un Imenottero Braconide in grado di agire efficacemente contro M. persicae e A. gossypii e poco attivo contro specie di afidi più grandi come Macrosiphum euphorbiae. Si tratta di un insetto esile e nero con zampe brune e antenne lunghe con dimensioni intorno ai 2 mm. La femmina depone il proprio uovo all’interno del corpo dell’afide e può parassitizzare sia neanidi che adulti. L’afide parassitizzato continua ad alimentarsi normalmente per 3 gg (il tempo della schiusura dell’uovo al suo interno), quindi la larvetta di A. colemani inizia ad alimentarsi degli organi interni non vitali. Dopo 7 gg dalla parassitizzazione (a 21°C) il parassitoide fissa l’ospite sulla foglia e forma una pupa che fa rigonfiare l’afide attaccato che assume un colore bruno-dorato con aspetto cartaceo (mummia). Quattro giorni più tardi (a 21°C) sfarfalla l’adulto di A. colemani attraverso un foro rotondo. Il periodo di sviluppo preimmaginale dura ca. 14 gg (a 21°C), che è più lungo di quello degli afidi in circostanze ottimali (6-9 gg). Tuttavia questo è largamente compensato dalle centinaia di uova deposte dal Braconide per la maggior parte nei primi 4 gg dallo sfarfallamento. Un adulto di A. colemani può vivere per 2-3 settimane. Il parassitoide identifica la pianta attaccata da afidi tramite i segnali chimici emessi dalla pianta stessa. A distanze minori è la melata che lo conduce verso la sua vittima. Gli adulti di A. colemani si nutrono di melata. Con la presenza dei parassitoidi all’interno di una colonia di afidi, questi cominciano ad emettere dei feromoni di allarme. Allertati, gli afidi si agitano e spesso si lasciano cadere al suolo dove di solito muoiono.


CONSIGLI PER L’IMPIEGO

Colture. Aphidius colemani può essere impiegato con successo per il controllo degli afidi su diverse colture orticole, floricole e ornamentali..

Lancio del parassitoide. Dal momento che gli afidi si riproducono molto rapidamente è necessario essere molto preventivi nei lanci. In molte colture è consigliabile iniziare lanci nei periodi suscettibili (o anche dopo il trapianto) al dosaggio di 0,5 fino a 10 A. colemani/m2, continuando i lanci per 3-4 settimane. L’impiego di prodotti selettivi o a debole persistenza come il piretro naturale (Biopiren o Pyganic) in determinate fasi del ciclo colturale e l’azione di altri nemici naturali (lanciati o selvatici), può consentire sostanziali riduzioni dei quantitativi di lancio riportati di seguito.

Condizioni ottimali. Aphidius colemani si comporta bene anche a temperature al di sotto di 20°, quindi si può essere molto preventivi nei lanci. A volte il lancio di A. colemani può essere inficiato dagli iperparassiti che vivono a spese di larve e di pupe dell’ausiliare. Dalla mummia, con un certo ritardo, non sfarfalla un Braconide, ma un adulto di iperparassita. Il metodo più facile per il riconoscimento è quello di controllare il foro di sfarfallamento; quando è uscito un iperparassita il foro è laterale e seghettato (non rotondo e centrale).

Confezioni: flaconi plastici contenenti 500 mummie di afidi parassitizzati frammiste a vermiculite inumidita.

Può essere usata in combinazione con agrofarmaci selettivi. In caso di dubbi inerenti la selettività di un determinato principio attivo verso A. colemani contattare l’Area Tecnica BIOGARD di CBC (Europe) S.r.l. (tecnicobiogard@cbceurope.it).

CAMPI E DOSI DI IMPIEGO


Cucurbitacee (melone, cocomero, cetriolo, zucchino): 6-10 individui/ m2 ripartiti in 4-6 lanci a cadenza settimanale dal momento che viene individuato il primo attacco; in caso di difesa “preventiva”, nei periodi solitamente più a rischio di infestazione, lanciare 0,5 individui/m2 a cadenza settimanale per 4-6 volte; alla comparsa degli afidi incrementare il quantitativo unitario di lancio.

Peperone: 4-8 individui/m2 distribuiti in 4-6 lanci a cadenza settimanale alla comparsa dei primi afidi

Melanzana: 6-10 individui/m2 distribuiti in 4-6 lanci a cadenza settimanale alla comparsa dei primi afidi